martedì 28 dicembre 2010

Nissan Micra, cittadina del mondo


Nissan Micra, cittadina del mondo

La nuova Micra è una decisa rivoluzione, rispetto alle interpretazioni che sin qui l’hanno preceduta. Cambia tutto: niente più tre porte, niente diesel; contenuti maggiormente improntati alla sobrietà, meccanica quanto più “ eco- compatibile” e vocazione alla globalizzazione, in virtù di una produzione estesa a quattro paesi strategici (Cina, India dalla quale provengono gli esemplari destinati a noi, Messico, Thailandia) dai quali lanciarne la diffusione pressoché in tutti i mercati del globo.
Del resto, questo longevo modello nato nel 1982, ma giunto in Italia solo a partire dalla seconda generazione del ’92, ci ha ampiamente abituato ad un certo, riuscito “trasformismo”, riuscendo ad interpretare di volta in volta il suo tempo: quella che abbiamo conosciuto noi italiani, divenuta Auto dell’Anno nel 1993, era il simpatico “ovetto” a tutto tondo, innovativa sul piano tecnico e del confort; la sua erede, agli inizi degli anni 2000, è invece arrivata sino ai giorni nostri distinguendosi per stile, originalità e particolare affinità col pubblico femminile. Ora dunque è tempo di voltare nuovamente pagina, per rivolgersi ad esigenze e mercati ancora una volta mutati.
Secondo Nissan, o per meglio dire secondo la strategia dell’Alleanza Renault-Nissan, sulla quarta serie di questa compatta due volumi non c’è infatti più spazio per sfizi e “sciccherie”, identità nel frattempo raccolte da altri segmenti dell’automobile più nuovi e trasversali (vedi la crossover Juke, per restare “in casa”), e il suo ruolo si ricollega dunque idealmente alla prima serie abbracciando i temi della concretezza e della sostenibilità, come si richiede all’automobile pensata per la grande diffusione.

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