martedì 28 dicembre 2010

Alfa Romeo Giulietta 2.0 JTDm-2, non teme confronti



Velocità: 214,100 km/h
Frenata: a 100km/h 37,600 m
Accelerazione: 0-100km/h: 8″40 0-1000m: 29″37
Consumo: autostrada: 14,859 km/l urbano: 13,794 km/l
Ripresa: da 80 a 120km/h in VI 10”31
Giro di pista: 3’15”84


Centinaia di migliaia di italiani sono andati a toccarla con mano in concessionaria, oltre 60mila se la sono configurata virtualmente sul sito dedicato — che a oggi conta oltre 1 milione di visite — e in tivù c’è Uma Thurman che ne esalta il suo animo. Nell’anno in cui Alfa Romeo compie cent’anni, la nuova Giulietta è la vettura che più di ogni altra cattura attenzioni, curiosità, sguardi dei passanti ovunque la si conduca.
Ed è anche il modello verso il quale si nutrono le più frenetiche aspettative, perché da essa dipendono le future sorti del Biscone. Le domande più frequenti che gli appassionati si pongono di fronte alla Giulietta sono dunque sempre le stesse: “Come va? Ma com’è rispetto a una tedesca?”Il confronto con il riferimento della classe sorge spontaneo, non può essere altrimenti.
Ed è un confronto che fra gli appassionati, talvolta, assume le sembianze di una lotta fra ultras in una finale mondiale Italia- Germania: da una parte gli “Alfisti” che difendono la propria fede, dall’altra i “Golfisti” che sostengono di essere più forti.

Nissan Micra, cittadina del mondo


Nissan Micra, cittadina del mondo

La nuova Micra è una decisa rivoluzione, rispetto alle interpretazioni che sin qui l’hanno preceduta. Cambia tutto: niente più tre porte, niente diesel; contenuti maggiormente improntati alla sobrietà, meccanica quanto più “ eco- compatibile” e vocazione alla globalizzazione, in virtù di una produzione estesa a quattro paesi strategici (Cina, India dalla quale provengono gli esemplari destinati a noi, Messico, Thailandia) dai quali lanciarne la diffusione pressoché in tutti i mercati del globo.
Del resto, questo longevo modello nato nel 1982, ma giunto in Italia solo a partire dalla seconda generazione del ’92, ci ha ampiamente abituato ad un certo, riuscito “trasformismo”, riuscendo ad interpretare di volta in volta il suo tempo: quella che abbiamo conosciuto noi italiani, divenuta Auto dell’Anno nel 1993, era il simpatico “ovetto” a tutto tondo, innovativa sul piano tecnico e del confort; la sua erede, agli inizi degli anni 2000, è invece arrivata sino ai giorni nostri distinguendosi per stile, originalità e particolare affinità col pubblico femminile. Ora dunque è tempo di voltare nuovamente pagina, per rivolgersi ad esigenze e mercati ancora una volta mutati.
Secondo Nissan, o per meglio dire secondo la strategia dell’Alleanza Renault-Nissan, sulla quarta serie di questa compatta due volumi non c’è infatti più spazio per sfizi e “sciccherie”, identità nel frattempo raccolte da altri segmenti dell’automobile più nuovi e trasversali (vedi la crossover Juke, per restare “in casa”), e il suo ruolo si ricollega dunque idealmente alla prima serie abbracciando i temi della concretezza e della sostenibilità, come si richiede all’automobile pensata per la grande diffusione.

new aston martin !!


La versione speciale della più venduta delle Aston, onora la sua assidua presenza al Nürburgring con tanto carbonio e un sound mozzafiato

La residenza ufficiale di Aston Martin è a Gaydon, nel Warwickshire inglese, ma la sua seconda casa è il Nürburgring. A pochi passi dal tracciato tedesco il costruttore inglese vanta infatti un test center di gran lusso e tutti gli anni, dal 2006 a questa parte, ogni nuovo modello viene svezzato in pista alla celebre 24 Ore del Nürburgring, con un equipaggio d’eccezione composto nientemeno che dai vertici stessi di Aston Martin. Proprio per celebrare questa assidua presenza sulla Nordschleife, la Casa inglese ha allestito una variante speciale della sua punta di diamante, la Vantage.
È stata battezzata N420, dove la lettera è riferita alla classe in cui corrono le Aston Martin al Ring (N, appunto) e il numero indica la potenza espressa in bhp (british horse power), che tradotta in cavalli ammonta a 425. La stessa quota delle Vantage normali perché il V8 aspirato di 4.7 litri non è stato toccato. Dunque gli interventi sono limitati, proprio come accade in Gruppo N, a modifiche di altro genere. Come ad esempio la perdita di peso: grazie a svariati elementi in fibra di carbonio, quali lo splitter anteriore, il diffusore posteriore, l’impiego di Alcantara in abitacolo e sedili a guscio, il peso è sceso di 27 chili, per un totale di circa 16 quintali. Ancora, di serie troviamo molle e ammortizzatori dalla taratura più rigida e un impianto di scarico più sportivo. Proprio quest’ultimo regala alla Vantage, che già di suo vanta un sound affascinante, una tonalità ancor più coinvolgente, specie quando il V8 si stende verso quota settemila giri e offre il meglio di sè.
L’assetto più specifico, invece, non fa altro che elevare ancor più le raffinate doti di handling della sportiva inglese, che diviene così più rapida e precisa negli inserimenti e più ferma negli appoggi veloci. Resta sempre elevato il tasso di divertimento alla guida offerto dalla Vantage, che se sbrogliata dai controlli elettronici risulta terribilmente appagante e relativamente facile da controllare nei suoi sovrasterzi di potenza.
Ampia, infine, la scelta di configurazioni per la N420. Si parte con la coupé dotata di cambio meccanico 6 marce a 129.600 euro, euipaggiabile con l’ottimo automatico Sportshift con paddle al volante (4.500 euro in più). Ma volendo c’è anche la versione Roadster (140.600), anch’essa con duplice scelta per la trasmissione.